martedì 24 giugno 2014

Il mondo guarda il calcio mondiale ,ma non guarda qullo che sta accadendo all'umanità

Medici Senza Frontiere lancia l’allarme: virus Ebola fuori controllo!


Medici Senza Frontiere lancia l’allarme: virus Ebola fuori controllo!
Sono 500 i casi confermati e più di 300 le vittime accertate. Sono necessari ulteriori sforzi oppure l’epidemia di Ebola, ora presente in 3 Paesi, si diffonderà in altre regioni.
Medici senza Frontiere lancia l’allarme, l’epidemia di Ebola in Africa è fuori controllo: sono più di 60 le località coinvolte e MSF non ha più risorse per rispondere all’emergenza.
Sono tre i paesi coinvolti visto l’area sempre più grande in cui l’epidemia si sta diffondendo è sempre più difficile per Medici senza Frontiere coordinare gli sforzi per limitare l’epidemia.
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“L’epidemia è fuori controllo” dichiara il Dott. Bart Janssens, Direttore delle operazioni per MSF. “Con la comparsa di nuovi focolai in Guinea, Sierra Leone e Liberia c’è il reale rischio che l’epidemia si diffonda in altre aree.”
“Quando ho lasciato la Guinea un mese fa pensavamo di aver già raggiunto il picco. In realtà siamo arrivati a più di 500 casi confermati e più di 300 vittime. La situazione epidemica non ha precedenti” ha detto Saverio Bellizzi, epidemiologo MSF appena rientrato dalla Guinea “In alcune zone del paese siamo riusciti a contenere l’epidemia, ma in altre abbiamo ancora un tasso di mortalità dell’80%. Una cosa è sicura: l’epidemia andrà ancora avanti per alcuni mesi. Per questo chiediamo l’aiuto di tutti per aiutarci a portare avanti questa sfida”.
L’OMS parla di 528 casi e 337 decessi dall’inizio dell’epidemia. MSF ha curato finora 470 pazienti, tra cui 215 casi confermati le percentuali di guarigione variano da zona a zona e non in tutte MSF è in grado di fronteggiare il diffondersi dei contagi.
“Abbiamo raggiunto il nostro limite” dichiara Janssens di MSF. “Nonostante le risorse umane e le attrezzature dislocate da MSF nei tre paesi colpiti, non siamo più in grado di inviare équipe nelle nuove località colpite dall’epidemia.”
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L’epidemia è favorita dal fatto che a causa della scarsa conoscenza della malattia da parte delle comunità locali le persone continuano a condurre i funerali secondo le tradizioni e dove non ci sono misure di controllo per evitare il contagio.
Nonostante la presenza di una serie di organizzazioni che lavorano per sensibilizzare sulla malattia, le loro attività non sono ancora riuscite a ridurre l’ansia diffusa rispetto all’ebola e non ci sono risorse umane adeguate a supportare una corretta conoscenza e prevenzione contro la malattie.
“L’Organizzazione Mondiale della Sanità, i paesi colpiti e quelli confinanti devono dispiegare le risorse necessarie per un’epidemia di questa portata” dichiara Janssen. “In particolare, deve essere messo a disposizione del personale medico qualificato, devono essere organizzate formazioni su come trattare l’ebola, e occorre incrementare l’attività di sensibilizzazione della popolazione e di monitoraggio dei contatti con persone infette. L’ebola non è più una questione di salute pubblica limitata alla Guinea: sta interessando tutta l’Africa occidentale.”
tratto da: fonte

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