mercoledì 31 agosto 2011

Il nucleo della Terra si sta sciogliendo…e ghiacciando

Segnalazione di Iv74000
Il nucleo interno della Terra sta simultaneamente sciogliendosi e ghiacciando per via della circolazione del calore nel mantello roccioso che lo circonda. Questa è la conclusione di un nuovo studio portato avanti da scienziati della Univeristy of Leeds, della University of San Diego e dell’Indian Institute of Technology. Le scoperte, pubblicate il 19 Maggio su Nature, potrebbero aiutarci a capire come il nucleo interno si è formato e come il nucleo esterno si comporta da “geo-dinamo”, generando il campo magnetico terrestre.

“Le esatte origini del campo magnetico della Terra rimangono un mistero per gli scienziati” ha spiegato il co-autore della ricerca, il Dr. Jon Mound, dell’Università di Leeds. “Non possiamo raccogliere campioni provenienti dal centro della Terra, quindi dobbiamo basarci sui rilevamenti superficiali e sui modelli computerizzati per dirci cosa sta succedendo nel nucleo.”

“I nostri modelli ci forniscono una spiegazione piuttosto semplice a diverse misurazioni che sono rimaste nel mistero per m olti anni. Suggerisce per esempio che le dinamiche che hanno luogo nel nucleo sono in qualche modo collegate ai movimenti delle placche tettoniche, cosa che è tutt’altro che evidente dalle osservazioni fatte in superficie.

“Se il nostro modello verrà verificato sarà un grande passo avanti verso una migliore comprensione di come il nucleo interno si è formato. Cosa che in cambio ci potrà aiutare a capire come viene generato il campo magnetico della Terra.”

Il nucleo della Terra è una palla di ferro solido delle dimensioni della nostra Luna. Questa palla è circondata da uno strato più esterno composto da ferro e nichel insieme ad altri elementi più leggeri in quantità minore. Questo strato si chiama nucleo esterno, sopra di esso c’è il mantello con le sue varie divisioni e per finire una crosta, che è quella su cui viviamo. Ovviamente la struttura è più complessa e stratificata (come si può notare nell’immagine in apertura).

Nell’arco di miliardi di anni, la Terra si è raffreddata nelle regioni interne facendo si che questo nucleo interno di ferro sciolgo si solidifichi parzialmente. Di consequenza, il nucleo interno solido è cresciuto nelle sue dimensioni ad una velocità di circa 1mm all’anno, man mano che i cristalli di ferro si ghiacciano e formano la massa solida che lo compone.

Il calore rilasciato durante il processo di raffreddamento del nucleo va a finire nel mantello e poi nella crosta sotto la forma di un processo chiamato Convezione. I correnti di calore rilasciati dal nucleo si muovono portando con se mantello sciolto caldo verso la superficie e spedendo parti di mantello freddo verso il nucleo. Questo processo di rilascio di calore è quello che fornisce l’energia al geo-dinamo della Terra ed è legato anche alla rotazione terrestre.

Gli scienziati hanno recentemente cominciato a capire che il nucleo interno potrebbe star sia sciogliendosi che ghiacciandosi, ma c’è stato molto dibattito a riguardo e riguardo alla possibilità che tutto l’interno della Terra si stia raffreddando. Adesso il team di ricerca che ha fatto questa pubblicazione crede di aver finalmente risolto il mistero.
Usando un modello computerizzato che simuli la convezione nel nucleo esterno insieme ai dati sismologici rilevati nell’ultimo secolo, hanno mostrato che il flusso di calore al confine tra il nucleo esterno ed il mantello varia in base alla struttura del mantello stesso. In alcune regioni, questa variazione è abbastanza grande da forzare il calore dal mantello di nuovo nel nucleo, facendo si che si sciolga localmente. Il modello mostra che sotto le regioni più attive sismicamente, come il Cerchio di Fuoco nel Pacifico, dove le placche tettoniche sono in fase di subduzione, le parti fredde delle placche oceaniche attirano moltissimo calore dal nucleo. Questo processo porta ad un ulteriore raffreddamento del mantello che genera flussi di materiale più freddo che attraverso il nucleo esterno e si ghiaccia direttamente sul nucleo interno.

Modello della Convezione nel mantello terrestre. Credit:NASA

Al contrario, in due grandi regioni sotto l’Africa e sotto il Pacifico, dove il mantello più basso è più caldo della media, meno calore fuoriesce dal nucleo. Il nucleo esterno sotto queste regioni può diventare abbastanza caldo da rimandare il calore verso il nucleo interno tornado a provocare uno scioglimento.

Il co-autore della ricerca, il Dr. Binod Sreenivasan, del Indian Institute of Technology ha dichiarato: “Se il nucleo interno della Terra si sta sciogliendo in alcuni posti, questo rende le dinamiche nel confine tra nucleo interno ed esterno, molto più complesse di quanto immaginavamo. “

“Da una parte, abbiamo mucchi di materiale leggero che viene costantemente rilasciato da questo confine dove ferro puro viene cristallizzato. D’altro cando, il processo di fusione di questo ferro produrrebbe un denso strato liquido sopra questo confine. Quindi, i mucchi di materiale leggero passeranno attraverso questo strato prima che cambino qualcosa nel nucleo esterno. “

“In maniera molto interessante, non tutti i modelli sui dinamo terrestri producono calore mentre vanno verso il nucleo interno. Quindi la possibilità che il nucleo interno si stia sciogliendo può mettere dei forti limiti intorno al regime di funzionamento del dinamo terrestre.

Il Co-autore, Dr. Sebastian Rost, dell’Università di Leeds ha aggiunto: “La concezione standard è stata quella di un nucleo interno che sta ghiacciando da per tutto e sta crescendo progressivamente, ma sembra che ci sono regioni dove in realtà in nucleo si sta sciogliendo. Il flusso di calore dal nucleo al mantello ci assicura che c’è ancora un processo di raffreddamento del nucleo esterno, ma sta anche crescendo nel tempo, questo comunque non significa che si tratta di un processo uniforme.”

“Il nostro modello ci permette di spiegare alcune misurazioni sismiche che hanno mostrato che c’è un denso strato liquido intorno al nucleo interno. Questa nostra teoria dello scioglimento locale potrebbe spiegare queste anomale osservazioni sismiche, per esempio, spiegando perché le onde sismiche dei terremoti viaggiano più veloce in alcune parti del nucleo rispetto ad altre. “

martedì 9 agosto 2011

tre tempeste solari in questa sttimana

2011 fa le bizze e mette in allarme militari, gestori di reti elettriche e controllori di satelliti, specie quelli delle telecomunicazioni. In tre giorni infatti la nostra stella ha emesso tre flare di notevole potenza. Esplosioni, se vogliamo dir così, in cui il materiale gassoso del sole scappa alla invisibile rete stesa dal forte campo magnetico solare sulla sua superficie e sembra "esplodere" e mandare fuori un pennacchio infuocato.

Effettivamente il gas espulso parte a migliaia di gradi e percorre anche milioni di chilometri, ma visto sullo sfondo del sole sembra quasi poca cosa. Assieme ad esso particelle elementari cariche elettricamente e radiazioni forti, che creano una cosiddetta tempesta solare che arriva tranquillamente fin da noi, ben difesi comunque dal campo magnetico terrestre e atmosfera, che fanno da solido scudo.

Non tutto però viene fermato, dipende dalla potenza della tempesta , e questa è classificata G4, severa, dove il massimo della scala è G5. Tempeste di classe G4 sono relativamente rare, se ne contano un centinaio nel ciclo solare di 11 anni, e creano problemi. Ed infatti sta creando disturbo soprattutto al nord del mondo: Minnesota, New England, Wisconin in USA e ovviamente anche in Canada. Di conserva da noi in Europa potrebbero avere qualche conseguenza dalla Danimarca in su.

Ma niente panico, male che vada sentiremo male la radio per qualche ora, avremo qualche problema a telefonare oggi o domani e forse qualche disturbo al sistema GPS, quindi se non funziona affidiamoci ai vecchi atlanti.
Non tutto il male però viene per nuocere, in Canada si stanno vedendo delle aurore boreali strepitose, qualcuno si azzarda a dire mai viste così belle da anni.

La maggiore tempesta solare di cui si abbia memoria fu nel 1859 e mise fuori uso tutta la rete telegrafica allora esistente nell'emisfero Nord del mondo, producendo aurore boreali visibili fino ai Caraibi e in Palestina! Se succedesse oggi qualcosa del genere gli USA avrebbero danni per 2 miliardi di dollari, calcola la National Science Foundation USA
La tecnologia è comoda insomma, e a volte ci sembra onnipotente, ma resta delicata e fragile di fronte alla natura.

lunedì 1 agosto 2011

I politici collusi con la mafia sono 45


45 politici sono collusi con la mafia. Ma davvero? Così pochi, verrebbe da chiedersi. E invece a demotivare l’ex ministro dell’Interno Pisanu basta un numero, forse approssimativo. ‘I risultati sono inferiori alle attese, le relazioni tra cosche, affari e politica si sono inabissate’ dice il presidente della commissione Antimafia. Sono 45 i nomi dei candidati alle amministrative del 2010 condannati definitivamente o in attesa di giudizio. Di questi, 11 sono stati eletti. D’altra parte la mafia è la prima forza economica italiana ed ha un grande potere di persuasione. Come possiamo biasimare i politici che si mettono al suo servizio? Così: vergogna corrotti!


‘Come si sono inabissate le cosche si sono inabissate anche le loro relazioni con i mondi della politica e degli affari’ – spiega Pisanu. ‘Si può cogliere una notevole sproporzione tra il numero delle violazioni al codice e la dimensione del rapporto mafia-politica che riusciamo a percepire attraverso l’esperienza della nostra commissione’. Uno screening voluto con insistenza, che ha portato a una mappa delle violazioni dei partiti che non avrebbero dovuto candidare condannati alle amministrative e che restituisce un’Italia divisa a metà:a Nord virtuosa e a Sud sposata al malaffare e ai poteri criminali. Sono 29 i candidati condannati per estorsione e impegnati in campagna elettorale; 4 quelli associati ai mafiosi; non si contano i sorvegliati speciali e c’è anche un politico condannato per riciclaggio.

A Bari c’è una candidata condannata per concorso in usura; in Puglia i ‘macchiati’ sono 10, poi c’è la Campania con 9 politici corrotti, la Calabria e la Sicilia a pari merito con 8, il Lazio a 5, laBasilicata con 3 candidati indagati e l’Abruzzo con 2. Quasi tutti i partiti sono coinvolti: Pdl (2), Pd (2), Mpa (2), Api (1), La Destra (1), Rifondazione-Sinistra europea (1), socialisti uniti-Psi (1), Udc (2). La Lega non c’è ma è pure vero che molte prefetture del nord si sono trincerate dietro la difesa della privacy.

Il senatore Giuseppe Lumia (Pd) già presidente della Commissione Antimafia nel 2000 e nel 2001:‘È bastato poco alla commissione antimafia per evidenziare il rapporto mafia-politica alle ultime amministrative regionali. Sono stati rilevati 45 casi palesi, ma i numeri potevano essere maggiori se tutte le prefetture avessero collaborato apertamente. Alcune di esse, come la prefettura di Milano, si sono trincerate dietro la privacy e non hanno fornito i dati. A questo punto bisogna capire se dietro tale scelta scellerata ci sia stata qualche indicazione del ministero dell’interno e del governo, dato che ben 22 prefetture hanno utilizzato questo escamotage’. Per Lumia ‘l’inchiesta deve andare in profondità. La commissione utilizzi tutti i suoi poteri di indagine, simili a quelli della magistratura’.

‘Servirebbe una legge che introduca la revoca del finanziamento pubblico per quei partiti che si ostinano a candidare politici collusi’ è la proposta del PD. Mario Tassone, vicesegretario dell’Udc sulla richiesta di privacy da parte di certe procure: ‘I risultati delle violazioni accertate dall’Antimafia al codice di autoregolamentazione per le ultime amministrative rappresentano un positivo punto di partenza per il contrasto agli impresentabili nelle liste, ma delineano un quadro che rischia di essere poco veritiero rispetto alla reale e ben più preoccupante portata del fenomeno sul territorio nazionale’. Secondo il parlamentare ‘Da alcune realtà istituzionali ci saremmo aspettati una collaborazione più attiva, stringente e in linea con lo spirito che ha animato il lavoro della Commissione, a fronte di un obiettivo che dovrebbe essere condiviso da tutti’. [Nella foto AP/LaPresse, l'onorevole Salvatore Cuffaro, recentemente condannato in via definitiva per rapporti con mafiosi]