domenica 29 dicembre 2013

I forconi si sono ritirati e i governi vanno avanti a renderci schiavi!!!!!!!!


Microchip obbligatorio per tutti i neonati da Maggio 2014


Microchip obbligatorio per tutti i neonati da Maggio 2014
Il processo di espansione del Nuovo Ordine Mondiale sta cominciando a farsi sentire e vedere visibilmente, non solo attraverso la negabilità della libertà di cura, ad esempio la famosa “Stamina”, ma anche attraverso il controllo dei dati clinici e della vita privata di una persona. Come pubblicato dal quotidiano on-line iovivoaroma.it, da Maggio 2014 entrerà in vigore, in tutta Europa, l’obbligatorietà di sottoporre i neonati all’installazione del microchip sottocutaneo che dovrà essere applicato negli ospedali pubblici al momento della nascita.


Il microchip in questione è dotato, oltre che di una scheda tecnica con le informazioni relative all’individuo, (nome, cognome, gruppo sanguigno, data di nascita ecc) anche di un potente rilevatore GPS che funzionerà con una micro batteria sostituibile ogni 2 anni presso i centri ospedalieri statali. Il GPS all’interno del microchip è di nuova generazione e dunque consente un margine di errore del rilevamento pari o inferiore ai 5 metri. Sarà collegato direttamente ad un satellite, che gestirà le connessioni. Chi vorrà, potrà farsi impiantare gratuitamente (o far impiantare ai propri figli) il microchip, anche se nato/i prima del Maggio 2014, compilando un modulo di richiesta all’ASL di appartenenza.


La CCCP (Comitato Consultivo per il Controllo della Popolazione) ha preso in considerazione l’obbligatorietà di installazione anche ai cittadini nati prima della suddetta data, ma ciò non avverà prima del 2017. L’istallazione sarà totalmente indolore grazie al fatto che il chip verrà impiantato sotto pelle nel gomito sinistro, privo di terminazioni nervose.
Il giornalista che ha scritto questo articolo non si rende conto minimamente di ciò che scrive, dichiarando quanto segue: “finalmente una buona notizia dal mondo della tecnologia. Grazie a questo chip, finalmente, si eviteranno tutti i casi di scomparsa o rapimenti che hanno turbato il mondo in tutti questi anni. Inoltre sarà possibile, grazie a questa tecnologia, nel futuro, rintracciare facilmente tutti i criminali latitanti.” Si come no! Non sapendo che il controllo totale sulla popolazione priverà la stessa della LIBERTA’ e della Privacy e saranno dolori per tutti, scatenando non poche polemiche, petizioni e guerre civili.
Come scrive Carla Villa Maji su Positanonews.it, urge una campagna di informazione per la libertà e la dignità e l’inviolabilità umana. E’ bene che tutte le organizzazioni umanitarie si uniscano e raccolgano le firme e chiedano una legge che vieti in Europa e nel mondo questo scempio! Personalmente già sapevo da anni che il programma di assistenza sanitaria americano e quello europeo,  nascondevano allo stesso tempo un programma di schedatura e controllo della popolazione. E questo sta avvenendo sotto i nostri occhi.
Ripeto, ricordiamoci con quale rapidità il passaporto con i dati biometrici sia stato introdotto negli USA e di seguito in Europa, salvo per chi non avesse il nuovo passaporto, sottoporsi alla presa dell’impronta digitale e della foto dell’iride alla frontiera in aeroporto, cosa faranno ora?
Ci metteranno il microchip appena scesi dalla scaletta dell’aereo? Certo che no! Ci chiederanno di microchipparci tutti anche da questa sponda dell’oceano! Ve li ricordate i nostri politici a farsi vedere nel dare l’impronta e a dire che andava tutto bene, che non c’era nulla da nascondere, come se il problema fosse quello! Chi non ha avuto motivi per recarsi negli USA finora e che ha ancora un passaporto a lettura ottica, al prossimo rinnovo del documento dovrà accettare di essere schedato e trattato dallo Stato come un potenziale delinquente, allo stesso modo chi si è stufato di andare a votare in Italia con leggi elettorali incostituzionali e truffaldine potendo non andarci non ci è andato più, io sono uno di quei cittadini che ormai da dieci anni vanno a votare solo per i referendum, ma è libertà questa? Direi di no, direi che il trucco dei nuovi e rinverditi padroni delle ferriere supportati da burocrazie che stanno rodendo il potere dei rappresentanti dei cittadini e sostituendosi a essi, è questo, togliere ai cittadini tutti i giorni qualche cosa di importante, un pezzo di dignità, di libertà, minimizzando…stanno mettendo il microchip alla gente, perché hanno capito che la gente vuole cambiare il sistema, che è stufa di essere condizionata sfruttata e avvelenata e mandata a fare la guerra da un ristretto gruppo di famiglie multimiliardarie che considerano il pianeta e chi ci abita come cosa loro, l’Umano con l’impianto di microchip è un oggetto, e allora, se non si è più che attenti e vigili, se non si lotta contro lo sfinimento psicofisico, la tentazione è quella di raccontare a sé medesimi che va bene anche così, che in fondo le cose vanno come devono andare…

Dettagli essenziali sul microchip
Rfiid significa “radio frequency identifier”, quelli da impiantare sottocute sono piccoli e di non difficile installazione, praticamente impossibili e comunque molto dolorosi da togliere, qualora resi obbligatori vi ritrovereste inermi e immediatamente individuati e arrestati se cercaste di liberarvene, costituiscono un mezzo con il quale sarete completamente privati della vostra privacy e alla mercé di qualsiasi forma di controllo e manipolazione mentale attraverso le onde, il vostro pensiero stesso, le vostre stesse emozioni saranno sotto controllo e manipolabili, così anche le ghiandole del vostro corpo, il che significa che chi avrà accesso al computer centrale potrà influire anche sulla vostra salute cominciando dalla fertilità. Ricordatevi che non avrete modo di difendervi. Questa bestialità chiamata rfid sarà la fine dell’essere umano come lo conosciamo, sarà la fine di ogni libertà, non sarà più possibile resistere ai soprusi di chi ha perso o non ha mai avuto la legittimità democratica per sedere sugli scranni del potere, è urgente che la gente si renda conto della situazione e che chieda e promuova una legge che proibisca la produzione e l’uso dei microchip e degli impianti elettronici destinati agli Umani, limitandoli ai soli casi in cui servano a guarire o curare da specifiche patologie come già accade.

giovedì 26 dicembre 2013


Sciame di meteore sulla Terra. Segnalazioni giungono dalla Sardegna e dagli Stati Uniti


Sciame di meteore sulla Terra. Segnalazioni giungono dalla Sardegna e dagli Stati Uniti
Aumentano le segnalazioni di avvistamenti inerenti la caduta di meteore, rapporti che provengono dagli Stati Uniti e dall’Italia. La caduta di palle di fuoco vengono segnalate in questi giorni in Sardegna dove a Capoterra moltissime persone hanno visto cadere una grande palla di fuoco.
Palla di fuoco sui cieli di Capoterra. Le segnalazioni dei cagliaritani
Dal sito web del quotidiano Unionesarda.it apprendiamo quanto scritto:
Sono diversi i testimoni che, stamattina intorno alle 9.30, hanno visto attraversare il cielo da quella che hanno descritto come “una palla di fuoco”. GUARDA IL SERVIZIO DEL TG DI VIDEOLINA Il pensiero è andato a quanto accaduto lo scorso febbraio in Russia, quando un grosso asteroide era esploso a poca distanza dal suolo; il fenomeno osservato in Sardegna però, se dovessere essere confermato, è stato di portata molto inferiore e, apparentemente, senza alcuna conseguenza.
immagine di repertorio
Le segnalazioni, intorno alle 9.30 di questa mattina, sono arrivate da Cagliari. Chi a quell’ora percorreva il lungomare Poetto, proveniente da Quartu, ha potuto notare una sorta di meteora che, in una frazione di secondo, ha disegnato una traiettoria obliqua discendente fino a scomparire all’orizzonte dietro i monti di Capoterra.
L’oggetto non avrebbe lasciato nessuna traccia in cielo e non sarebbe stato sentito alcun rumore di schianto o visto del fumo, conseguenza di un ipotetico impatto al suolo. Alcuni hanno segnalato il fenomeno ai vigili del fuoco ma non è stata verificata nessuna necessità di intervento, neanche da parte del centro operativo della protezione civile e dell’antincendio regionale mentre la Capitaneria di Porto esclude la presenza di razzi di segnalazione di qualche imbarcazione.
 Resta da capire di cosa si sia trattato.
Secondo gli esperti, per essere visibile in pieno giorno, un meteorite che attraversa la nostra atmosfera deve avere dimensioni ragguardevoli e non è possibile che non abbia lasciato traccia. Non sarebbe da escludere, invece, la possibilità della caduta di uno dei tanti detriti di satelliti o razzi spaziali che ruotano intorno alla terra e che ogni tanto precipitano. Potenziamente molto più pericolosi dei meteoriti sono oggetto di un progetto di monitoraggio in fase di realizzazione da parte dell’Agenzia Spaziale Europea ESA.
tratto da: unionesarda.it
PALLE DI FUOCO AVVISTATE NELLA COSTA ORIENTALE DEGLI STATI UNITI
Rapporti di avvistamenti riguardanti la caduta di meteoriti, vengono segnalati nella zona di Manchester e di Shelbyville (nell stato del Tennessee) dove alle ore 02.20 del 18 Dicembre 2013, alcune videocamere di sorveglianza riprendono al caduta di una meteorite. Secondo la NASA si tratterebbe di detriti facenti parte di un grosso asteroide, che si trova nella fascia di asteroidi tra Marte e Giove. Ma cosa sta spingendo questi detriti spaziali verso la Terra?
Redazione Segnidalcielo


lunedì 16 dicembre 2013

L'italia che non si svegliera mai

Ma neanche davanti alle conferme di un politico dell'unione europea vi svegliereti di non pagare piu nulla allo stato italiano?Spero che con queso video vi sveglierete!!!!!!!!!

giovedì 12 dicembre 2013


Fukushima, Tokyo ammette: il rischio-apocalisse è adesso

Fukushima, Tokyo ammette: il rischio-apocalisse è adesso
Era tutto vero: il pericolo Fukushima comincia solo adesso e il Giappone non sa come affrontarlo. Le autorità hanno finora mentito, ai giapponesi e al mondo intero: Fukushima era una struttura a rischio, degradata dall’incuria. Un impianto che andava chiuso molti anni fa, ben prima del disastro nucleare del marzo 2011. Da allora, la situazione non è mai stata sotto controllo: la centrale non ha smesso di emettere radiazioni letali. Tokyo finalmente ammette che, da mesi, si sta inquinando il mare con sversamenti continui di acqua radioattiva, utilizzata per tentare di raffreddare l’impianto. Ma il peggio è che nessuno sa esattamente in che stato siano i reattori collassati: si teme addirittura una imminente “liquefazione” del suolo. L’operazione più pericolosa comincerà a novembre, quando sarà avviata la rimozione di 400 tonnellate di combustibile nucleare. Operazione mai tentata prima su questa scala, avverte la “Reuters”: si tratta di contenere radiazioni equivalenti a 14.000 volte la bomba atomica di Hiroshima. Enormità: bonificare Fukushima – ammesso che ci si riesca – richiederà 11 miliardi di dollari. Se tutto va bene, ci vorranno 40 anni.
 
Gli scienziati non hanno idea del vero stato dei nuclei dei reattori, riassume il “Washington’s Blog” in un lungo reportage tradotto da “Megachip”: le radiazioni potrebbero investire la Corea, la Cina e la costa occidentale del Nord America. Perché il peggio deve ancora arrivare: gli stessi tecnici incapaci, che hanno prima nascosto l’allarme e poi sbagliato tutte le procedure di emergenza, ora «stanno probabilmente per causare un problema molto più grande». Letteralmente:
 «La più grande minaccia a breve termine per l’umanità proviene dai bacini del combustibile di Fukushima: se uno dei bacini crollasse o si incendiasse, questo potrebbe avere gravi effetti negativi non solo sul Giappone, ma sul resto del mondo». Se anche solo una delle piscine di stoccaggio dovesse crollare, avvertono l’esperto nucleare Arnie Gundersen e il medico Helen Caldicott, non resterebbe che «evacuare l’emisfero nord della Terra e spostarsi tutti a sud dell’equatore».
Un allarme di così vasta portata, che disorienta anche gli esperti più prudenti. Come Akio Matsumura, già consulente Onu, secondo cui la rimozione dei materiali radioattivi dai bacini del combustibile di Fukushima è «una questione di sopravvivenza umana».  
Migliaia di lavoratori e una piccola flotta di gru, riferisce il “New York Times”, si preparano a «evitare un disastro ambientale ancora più profondo, che ha già reso la Cina e gli altri paesi vicini sempre più preoccupati». Obiettivo, neutralizzare le oltre 1.300 barre di combustibile esaurito dall’edificio del reattore 4. È come sfilare sigarette da un pacchetto accartocciato, avverte Gundersen: basta che due barre si urtino, e c’è il rischio che rilascino cesio radioattivo, xenon e kripton.
«Ho il sospetto che nei prossimi mesi di novembre, dicembre e gennaio, sentiremo che l’edificio è stato evacuato, che hanno rotto una barra di combustibile, e che la barra di combustibile sta emettendo dei gas. Ritengo che le griglie si siano contorte, il combustibile si sia surriscaldato e il bacino sia giunto a ebollizione: la conseguenza naturale è che sia probabile che una parte del combustibile rimarrà incastrata lì per un lungo, lungo periodo».
Le griglie sono contorte per effetto del terremoto, che ha fatto collassare il tetto proprio sopra il deposito nucleare!
 «Le conseguenze – conferma il “Japan Times” – potrebbero essere di gran lunga più gravi di qualsiasi incidente nucleare che il mondo abbia mai visto: se una barra di combustibile cadesse, si rompesse o si impigliasse mentre viene rimossa, i possibili peggiori scenari includono una grande esplosione, una fusione nel bacino o un grande incendio. Ognuna di queste situazioni potrebbe portare a massicci rilasci di radionuclidi mortali nell’atmosfera, mettendo in grave rischio gran parte del Giappone – compresi Tokyo e Yokohama – e anche i paesi vicini».
Mycle Schneider – Fonte: japantimes.co.jp

Mycle Schneider
 Secondo la “Cnbc”, il pericolo maggiore riguarda il possibile sversamento di acqua in uno dei bacini, che potrebbe incendiare il combustibile. «Un enorme incendio del combustibile esaurito – dichiara alla “Cnn” il consulente nucleare Mycle Schneider – probabilmente farebbe apparire poca cosa le attuali dimensioni della catastrofe, e potrebbe superare le emissioni di radioattività di Chernobyl di decine di volte». Una sorta di apocalisse:
 «Le pareti della piscina potrebbero avere perdite al di là della capacità di fornire acqua di raffreddamento, o un edificio del reattore potrebbe crollare in seguito una delle centinaia di scosse di assestamento. Poi, il rivestimento del combustibile potrebbe incendiarsi spontaneamente emettendo il suo intero accumulo radioattivo».

Sarebbe il più grave disastro radiologico mai visto fino ad oggi, conferma Antony Froggatt nel suo “World Nuclear Industry Status Report 2013”, redatto con Schneider. E per Gundersen, direttore di “Fairewinds Energy Education”, l’operazione si prospetta «piena di pericoli», e la verità è che «nessuno sa quanto male potrebbero andare le cose». Ciascun assemblaggio di barre combustibili pesa 300 chili e misura 4 metri e mezzo. Gli assemblaggi da rimuovere sono 1.331, informa Yoshikazu Nagai della Tepco, più altri 202 stoccati nel bacino: le barre di combustibile esaurito inoltre contengono plutonio, una delle sostanze più tossiche dell’universo, che si forma durante le ultime fasi del funzionamento di un reattore. «Il problema di una criticità che colpisca il bacino del combustibile è che non la si può fermare, non ci sono barre di controllo per gestirla», sostiene Gundersen. «Il sistema di raffreddamento del bacino del combustibile esaurito è stato progettato solo per rimuovere il calore di decadimento, non il calore derivante da una reazione nucleare in corso».
 
Le barre sono rese ancora più vulnerabili agli incendi nel caso debbano essere esposte all’aria. Il quadro è estremamente precario: l’operazione si svolgerà sott’acqua, in un bacino all’interno di un edificio lesionato, che la Tepco ha già puntellato. «La rimozione delle barre dal bacino è un compito delicato», testimonia Toshio Kimura, ex tecnico della Tepco, al lavoro a Fukushima per 11 anni. «In precedenza era un processo controllato dal computer che memorizzava al millimetro le posizioni esatte delle barre, ma ora non se ne può più disporre: il processo deve essere fatto manualmente, quindi c’è un alto rischio che si possa far cadere e rompere qualcuna delle barre di combustibile». In più, la situazione è assolutamente instabile. Secondo Richard Tanter, esperto nucleare dell’università di Melbourne, il reattore 4 di Fukushima «sta affondando». Lo conferma l’ex premier giapponese Naoto Kan: sotto il grande deposito di combustibile atomico, il terreno è già spofondato di circa 31 centimetri.
Per tentare di stabilizzarlo e isolarlo dall’acqua, la Tepco sta considerando la possibilità di congelare il suolo attorno all’impianto. Essenzialmente, riferisce “Nbc News”, si tratta di costruire un muro sotterraneo di ghiaccio lungo un miglio, cosa che non è mai stata tentata prima: in pratica, stanno cercando di arrampicarsi sugli specchi perché non sanno come risolvere il problema. «Un altro errore che venisse fatto dalla Tepco potrebbe avere conseguenze perfino esiziali, per il Giappone», sottolinea “Japan Focus” puntando il dito contro l’azienda elettrica responsabile del disastro. La Tepco ha infatti taciuto la verità sul degrado dell’impianto prima ancora del sisma, poi ha sbagliato tutto il possibile. Il governo di Tokyo ha concluso che il disastro ha avuto “cause umane”, ed è stato provocato da una “collusione” tra il governo stesso e la Tepco, oltre che da una cattiva progettazione del reattore. Già all’indomani della tragedia, «la Tepco sapeva che 3 reattori nucleari avevano perso capacità contenitiva, che il combustibile nucleare era “scomparso”, e che non vi era di fatto alcun vero contenimento».
L’azienda, ricorda il “Washington’s Blog” ha cercato disperatamente di coprire la verità per due anni e mezzo, «fingendo che i reattori fossero in fase di “spegnimento a freddo”», e solo ora ha ammesso che da due anni sta rilasciando enormi quantità di acqua radioattiva che, attraverso le falde sotterranee, si riversano nell’Oceano Pacifico. La dimensione del pericolo lascia sgomenti: nessuno, al mondo, è preparato a fronteggiare una catastrofe come quella evocata dai tecnici più pessimisti. Ma l’aspetto più sinistro, forse, è proprio quello che riguarda l’informazione e l’assoluta mancanza di trasparenza: la verità è stata negata dai tecnici, minimizzata dai politici, oscurata dai media. Molti blogger hanno incessantemente rilanciato l’allarme, fino alla notizia – qualche mese fa – degli sversamenti radioattivi in mare. Solo ora – di fronte all’impossibilità di continuare a negare, alla vigilia della pericolosissima operazione di bonifica – si giunge ad ammettere tutto. Colpisce l’appello di Mitsuhei Murata, ex ambasciatore giapponese in Svizzera, che chiede che il Giappone rinunci ad ospitare a Tokyo le Olimpiadi 2020, perché non potrebbe garantire la sicurezza degli atleti. Così, il Sol Levante tramonta nella vergogna.

domenica 8 dicembre 2013

La terza rivoluzione

La terza rivoluzione industriale significa potere alle persone, in senso letterale e figurato: potere alle persone. Pensate alla potenza della rivoluzione di Internet: abbiamo reso la comunicazione democratica: ci sono ora due miliardi e mezzo di esseri umani che comunicano tra di loro peer to peer, con potere distribuito, collaborativo, laterale. Abbiamo un potere laterale infinitamente maggiore di quello della rete televisiva e di quella radiofonica del ventesimo secolo e con un costo marginale prossimo allo zero. Tanto impressionante quanto la democratizzazione della comunicazione, che ha ispirato le nuove generazioni di tutto il mondo a cominciare a reclamare un futuro diverso. Ma questa è solo metà della storia: adesso, nei prossimi venti anni, con la comunicazione via Internet che confluisce nell’Internet Energetica, ognuno di noi sarà in grado di produrre la propria elettricità, e parliamo di miliardi di esseri umani con il potere di creare la propria elettricità verde e condividerla su Internet con persone di altre regioni e di altri continenti.

sabato 23 novembre 2013


Le Comete Encke e ISON registrate dalle sonde spaziali NASA-Stereo. 

LE AGENZIE SPAZZIALI MENTONO RIGUARDO AL NOSTRO FUTURO  SAREMO BOMBARDATI DA METEORE E COMETE.
Le Comete Encke e ISON registrate dalle sonde spaziali NASA-Stereo
Le immagini che vi mostriamo sono state registrate dalle sonde spaziali Stereo A e Stereo B che si trovano oltre il Sole, Le sonde riescono ad avere una visione totale dei pianeti del sistema solare interno, compresa la Terra.  Il 21 Novembre 2013 una delle due sonde riesce a documentare la Cometa ISON e Encke in viaggio verso il Sole e si possono notare benissimo i pianeti Mercurio e Terra. Tali immagini sono ad alta risoluzione prese dalla fotocamera della sonda NASA STEREO-A.
Cometa ISON entrata in scena STEREO con Encke il 21 novembre (Credit: Karl Battams / NASA / STEREO / CIOC)
La Cometa ISON entrata nel raggio di visione della sonda STEREO insieme alla cometa Encke – immagini del 21 novembre 2013 (Credit: Karl Battams / NASA / STEREO / CIOC)
Animazione di immagini STEREO-A acquisite il 20-21 novembre (Karl Battams / NASA / STEREO / CIOC)
Le “Nubi” scure provenienti da destra sono zone più dense nel vento solare, che causano increspature nella coda della cometa Encke. Utilizzando le code delle comete come traccianti, i ricercatori della NASA sono stati in grado di fornire dati importanti circa le condizioni del vento solare vicino al Sole.
La posizione dei veicoli spaziali della NASA STEREO A e B rispetto alla Terra e al Sole
La Cometa ISON fa la sua comparsa nella fotocamera ad alta risoluzione HI-1 della sonda STEREO-A. Le “nuvole” oscure provenienti da destra sono miglioramenti di densità nel vento solare, causando tutti increspature nella coda della cometa di Encke. La cosa più interessante è vedere la comparsa di alcune comete, che viaggiano verso l’interno del sistema solare, passando molto vicino al nostro pianetaCome detto sopra, la sonda STEREO-A si trova attualmente sull’altro lato del Sole, quindi sfrutta una geometria completamente diversa da quello che vediamo dalla Terra.

lunedì 18 novembre 2013


Il pianeta Terra non sarà in grado di uscire dalla crisi ecologica

Il pianeta Terra non sarà in grado di uscire dalla crisi ecologica
Il pianeta non sarà in grado di uscire dalla crisi ecologica e quindi sarà inevitabilmente la fine. Siamo ormai entrati nel “punto di non ritorno”. Questa è la conclusione tratta dai ricercatori che hanno discusso dei problemi dell’ambiente al 4 ° Internazionale Ecoforum “Il cambiamento climatico e l’ambiente della città industriale”, che si è concluso oggi a Chelyabinsk.

Gli esperti stimano che ogni anno l’umanità accumula oltre 140 miliardi di tonnellate di rifiuti e questa immondizia sta distruggendo l’habitat del Pianeta Terra. Il danno che viene applicato all’ambiente equivale a più di 2 miliardi di dollari l’anno, e questo importo è in crescita ancora e più veloce rispetto al prodotto lordo mondiale.
Al fine di salvare il pianeta ora, vi è urgente bisogno di circa 1,5 trilioni di dollari. Il professor Boris Krasutski è sicuro che la situazione è tragica, quindi, allo stato attuale è  impossibile uscire dalla crisi ecologica con uno stanziamento del genere, dato che richiederebbe tempi lunghi per trovare i soldi necessari. Quindi le previsioni, che sono state presentate da alcuni studiosi, suggeriscono scenari per il futuro del pianeta molto tragici. Il progetto più ottimista, prevede uno scenario dove il degrado ambientale sarà ad un fattore 2 e del 10%  (fase critica) entro il 2030. Quanto resta del nostro pianeta dipende da noi, da tutta l’umanità, e tutti insieme possiamo aiutare la Terra a sopravvivere il più a lungo possibile, soprattutto per il bene e il futuro dei nostri figli. Forse qualcuno si è dimenticato che la Terra non appartiene all’essere Umano, ma è l’Umano ad appartenere alla Terra. Siamo solo ospiti!

venerdì 15 novembre 2013


La Cometa ISON mette il turbo e diventa sempre più luminosa. In arrivo altre tre comete dalla Nube di Oort


La Cometa ISON mette il turbo e diventa sempre più luminosa. In arrivo altre tre comete dalla Nube di Oort
Questo mese ben quattro comete si avvicinano al perielio (il punto di minima distanza dal Sole) e saranno visibili tutte contemporaneamente.  Mentre la Cometa ISON prosegue il suo percorso, la NASA comunica che la stessa Ison sembra aver messo il turbo, aumentando la sua velocità e aumentando la sua luminosità.
Un evento celeste di eccezionale rarità andrà in scena questo mese, come è araro che quattro comete saranno infatti visibili contemporaneamente nel cielo, avvicinandosi al nostro pianeta ma senza rischio di collisione.  Si potranno vedere da metà novembre guardando a est poco prima dell’alba. Ecco quali sono e i consigli per osservarle: non perdetevi questo irripetibile spettacolo, armatevi di binocolo, puntate la sveglia prima del sorgere del sole e godetevi o spettacolo.
Come scrive l’ANSA, la cometa Ison era stata accusata di essere la delusione del secolo: nelle ultime 24 ore ha infatti aumentato bruscamente la sua luminosità e di questo passo potrebbe diventare visibile a occhio nudo già entro sabato 15 o domenica 16 novembre. Gli esperti della Nasa però non si sbilanciano: riconoscono che la cometa ha messo il ‘turbo’ nelle ultime ore, ma non sono ancora in grado di prevedere se questo possa essere un segnale positivo o funesto.
QUALCOSA DI ANOMALO SPINGE LE COMETE, ASTEROIDI E METEORE VERSO LA PARTE INTERNA DEL NOSTRO SISTEMA PLANETARIO
Un’enorme forza gravitazionale invisibile proveniente dallo Spazio profondo si sta avvicinando al nostro Sistema Solare e sta decisamente deviando le rotte deelle comete e corpi rocciosi spaziali spingendoli verso la parte interna del nostro sistema planetario.
L’arrivo delle quattro Comete, non  è più un  caso e il 2013 era definito l’anno delle comete, ma tutto ciò che succede non è un caso e non si tratta di casi isolati o coincidenze, il quadro della situazione sembra essere più chiaro che mai: una stella o un sistema planetario gemello al nostro,  in cui orbitano pianeti come Planet X Nibiru, stanno trascinando dietro sé un’infinita scia di frammenti di ogni tipo, asteroidi, comete, meteoriti e molti di questi frammenti vengono scagliati nello Spazio circostante in direzioni imprecisate.
Il crop circle di Santena, apparso il 17 Giugno 2012, mostrava chiaramente cosa stava per accadere nell’imminente futuro. La posizione dei pianeti del nostro sistema impressi in questo pittogramma indicano (come anche nel crop circle di Avebury Manor del 2008) la data del 23 Dicembre 2012, un evidente passaggio fondamentale riguardante gli eventi futuri. Un dono di matrice extraterrestre che sottolinea l’intensificarsi di corpi rocciosi spaziali tra le orbite più interne del Sistema Solare. Un pianeta, con una precisa orbita, viene qui rappresentato come il diretto colpevole di queste piogge meteoriche in aumento…anche nell’atmosfera terrestre.

E’ il caso di dirlo a gran voce: Troppi! Cominciano ad essere davvero troppi gli asteroidi, le comete che sfiorano il nostro pianeta. Alcune di queste grandi rocce spaziali vengono addirittura scoperte (meglio dire..rese pubbliche) pochi giorni prima del loro arrivo, come se nulla fosse. Come scritto sul quotidiano Panorama, ecco l’elenco delle comete che tra poco possiamo vedere ad occhio nudo o con il binocolo:
C/2012 S1 Ison
Forse non sarà la cometa del secolo, come acclamato dalla sua scoperta nel 2012 fino a qualche mese fa, ma la Ison comincia a diventare visibile sui nostri cieli. Di lei si è detto di tutto e di più: avrebbe dovuto brillare più della Luna piena, ma ancora appare poco luminosa, ben al di sotto delle aspettative. Però si può già osservare con un binocolo (è di magnitudine 8, cioè al limite della visibilità a occhio nudo) proprio sotto la costellazione della Vergine. Il 17 e 18 Novembre si troverà prospetticamente vicinissima a Spica, la stella più brillante della costellazione. Tenete d’occhio questa stella e la individuerete facilmente nel cielo. Appare di colore verdognolo e mostra anche una discreta chioma. Però, solo dopo il passaggio intorno al Sole, il 29 novembre, se non sarà disintegrata dalle sue forze mareali e dal calore, si potrà forse guardare anche senza strumenti.
 4-comets
C/2013 R1 Lovejoy
Molto più brillante della Ison, in tutti i sensi, la C/2013 Lovejoy è già visibile a occhio nudo (ma in luoghi particolarmente bui) vicino alla costellazione del Cancro. Attenzione a non confonderla con quella macchiolina lattiginosa al centro della costellazione, che è invece l’ammasso stellare del Presepe (M44) i cui singoli astri sono risolvibili con un binocolo. Il suo cammino sulla volta celeste proseguirà attraversando la testa del Leone (13 e 14 novembre) dirigendosi quindi verso l’Orsa Maggiore (dal 19 in avanti).
lovejoy-2
Scoperta appena il 7 settembre 2013 dall’astrofilo australiano Terry Lovejoy con il suo telescopio amatoriale, è la più luminosa del quartetto: attualmente è di magnitudine 6 ma si prevede che durante il punto di massima vicinanza alla Terra (il 19 novembre a sessanta milioni di chilometri) diventerà ancora più brillante, raggiungendo la magnitudine 5, valore paragonabile quasi alle stelle del Grande Carro. Tre giorni prima di Natale passerà alla minima distanza dal Sole (perielio) a circa centoventi milioni di chilometri.

lovejoy-1
2P/Encke
E poi c’è la Enche, una “vecchia conoscenza”. Infatti è nota già da un paio di secoli e vanta un primato particolare: è la cometa col più breve periodo orbitale. Gira intorno al Sole ogni tre anni e mezzo circa e anche se il suo nucleo è grande quasi cinque chilometri, riflette meno del cinque per cento della luce solare, ma durante il passaggio al perielio di novembre sarà intorno alla settima magnitudine. Si vedrà molto bassa sull’orizzonte, attraversando anch’essa la costellazione della Vergine, e dal 19 al 20 del mese, sempre a causa della prospettiva ottica, sarà praticamente “incollata” a Mercurio, quindi non difficile da localizzare.

C/2012 X1 LINEAR
Nome e numero sono omonimi dell’osservatorio e dell’anno della sua scoperta. È la meno luminosa del gruppo e per vederla ci vuole proprio il binocolo. Anzi, non si sarebbe nemmeno dovuta vedere così brillante, se non fosse che qualche mese fa, forse a causa dell’avvicinamento al calore solare, è avvenuto un fenomeno particolare: il suo nucleo è parzialmente esploso, eruttando polveri e gas che, illuminati dalla luce del Sole, ne hanno incrementato lo splendore. Adesso è duecentocinquanta volte più luminosa del previsto, sebbene sia solo di magnitudine 8,5 (la magnitudine è una misura della luminosità ma su scala logaritmica). Il punto di riferimento per osservarla è Arturo, la stella più brillante della costellazione del Boote con la quale si troverà in congiunzione dal 15 al 18 novembre.
linear-2
Nella cartina sono segnati i rispettivi percorsi con le date significative per ciascuna cometa: in rosa la Ison, in giallo la Lovejoy, in verde la Linear e infine in rosso la Encke.
Quattro comete nel cielo di novembre
Come scrive il ricercatore Dan Keying, qualcosa sta accadendo nello Spazio a poca distanza dal nostro pianeta. Una forza gravitazionale sta perturbando l’intero Sistema Solare e si nasconde tra le oscure regioni del cosmo, spostando comete e asteroidi che sono un vero pericolo per la Terra. La più grande delle “Avanguardie” appartenenti alla stella compagna binaria del Sole si sta sempre più avvicinando a noi. Forse un giorno non troppo lontano vedremo apparire una “seconda Luna dal colore Blu intenso”. Quel giorno sapremo che il Pianeta X è arrivato.

mercoledì 13 novembre 2013


Edward Snowden: “la Monsanto collusa con il governo USA per creare le Scie Chimiche”

Edward Snowden: “la Monsanto collusa con il governo USA per creare le Scie Chimiche”
Conoscete già Snowden, colui che ha svelato i retroscena, nonchè i segreti di sorveglianza del governo attraverso la NSA e la CIA. Ma Snowden ha rilasciato un’altra bomba di informazioni che riguardano le scie chimiche ed i sospetti della ‘cospirazione’ di un programma di eugenetica.
Secondo Snowden, scie chimiche sono parte di un programma ‘benevolo’ per fermare il riscaldamento globale. Grazie alla collaborazione con i produttori di carburante per jet militari e aerei commerciali, il governo è in grado di portare avanti un programma che vede l’irrorazione di sostanze chimiche nei cieli di tutto il mondo.
Ma ecco il più grande shock! Con la collaborazione della Monsanto, è stato istituito un laboratorio segreto di geo-ingegneria, conosciuto dagli addetti ai lavori come il ‘gioiello’ o Muad’Dib. Questo laboratorio è operativo dal 1960, ed è stato nascosto al popolo per tutti questi anni.
Il cambiamento climatico è una grande minaccia per l’agricoltura mondiale, ma questo è parte di un’altra campagna diffamatoria per nascondere le verità più profonde di quello che le scie chimiche stanno facendo a tutti noi. Non vi è dubbio che la Monsanto è capace di una cosa del genere, ma questa è solo un tentativo del governo di affrontare quello che sta diventando estremamente chiaro a più persone – che i nostri cieli sono pieni di sentieri velenosi e che non sono semplici scie di condensazione.
Snowden ha inoltre dichiarato:
Sto solo rivelando a tutti che su  questo programma non vi è alcuna supervisione della comunità scientifica, nessuna discussione pubblica è stata fatta, quindi risulta di scarso interesse per gli effetti collaterali che sono ben noti solo a pochi privilegiati, interessati a continuare il programma di scie chimiche pluridecennale tenuto in segreto“.
Snowden ha anche dichiarato che il programma Maud’Dib è stato impostato per andare avanti a tutti i costi, anche se questo significava accelerare la desertificazione in Africa o diffondere sostanze cancerogene ad innumerevoli persone in zone popolate.
Gli scienziati hanno predetto anche molti degli effetti collaterali che stiamo vedendo adesso, tra siccità in Amazzonia e tempeste di vento in tutta la East Coast. Snowden ha condiviso alcuni dei documenti top secret,  attraverso il sito internet Chronicle, dove viene pubblicato anche un suo possibile (presunto) suicidio.
I nomi degli scienziati coinvolti con il programma Maud’Dib, non sono stati resi noti al fine di impedire loro di essere presi  di mira dai governi o dal controspionaggio estero. Secondo Snowden, se le scie chimiche verranno fermate, gli scienziati che lavorano dietro il programma, credono che il nostro clima andrebbe fuori controllo. Ma sappiamo bene che tutte queste sono palesi bugie.
Ora sta a tutti i lettori decidere se o no credere alla storia di Snowden. Le  scie chimiche vengono irrorate anche da aerei commerciali che girano in tutto il mondo, dato che tali sostanze venogono immesse come «additivi» nei serbatoi di cherosene, per poi essere rilasciati in paesi come l’Australia, Stati Uniti l’Europa e Asia.